La rabbia nei bambini è un’emozione sana e naturale, rappresenta un segnale di crescita, ecco perché non è raro ritrovarsi in una situazione in cui il nostro bambino ha avuto un’esplosione che non riusciamo a giustificare o a comprendere a fondo.
I piccoli, però, faticano a rendersi conto della differenza tra rabbia e aggressività, ovvero tra sentimenti e comportamenti, non hanno ancora la capacità di gestire le proprie emozioni, impareranno a farlo solo da adulti. Nel frattempo è fondamentale non lasciare che la rabbia si trasformi in atteggiamenti sbagliati, magari violenti.
In quanto adulti possiamo cercare di fargli capire come gestire questi sentimenti complicati. Quando il bambino è in crisi emotiva ricorda che ha bisogno di calma e pazienza, non lasciarlo da solo, i bambini non sanno calmarsi da soli, accoglilo, abbraccialo, fagli sentire che lo ami anche se in quel momento si sta comportando in un modo che non ti piace.
È difficile non assumere le sue stesse emozioni o rispondere con lo stesso tono, urlare non lo aiuterà a calmarsi, cerca invece di portare pace e serenità, porta l’acqua che serve per spegnere l’incendio. Le frasi “non devi arrabbiarti, non fare i capricci, smettila subito altrimenti…” sono formule che usiamo spesso quando la rabbia rompe la pace, quasi come se fosse sbagliata, non andasse bene, fosse da evitare, negare o disinnescare immediatamente. Vero, essa spaventa perché distrugge, manda all’aria, fa tremare e rimbomba nella stanza, ma la verità è che la loro rabbia ci mette di fronte alla nostra, ci fa sentire spesso impotenti e inadeguati. Non va negata, né repressa per non disturbare, i bambini hanno diritto di arrabbiarsi e devono avere al loro fianco degli adulti che difendano questo diritto.
La loro rabbia deve essere lasciata libera di esprimersi a piccole dosi per non farli esplodere in pezzi, gli adulti devono essere un paracadute che la accolga quando li sovrasta, in grado di trasformarla e restituirla sotto forma di parole ricche di senso e comprensione.
Le frasi più adatte a tal proposito possono essere: “so cosa stai provando, sono qui con te, capisco che ti sei arrabbiato e aspetterò con te che la rabbia vada via per poi parlarne insieme”.
Insegnare ai bambini ad etichettare i loro sentimenti, in modo che siano in grado di verbalizzarli, può essere molto utile!
La rabbia deriva dalla frustrazione, dalla delusione, o ancora da imbarazzo e tristezza, tutti sentimenti che i bambini non hanno ancora imparato a riconoscere e, perciò, non riescono a gestire. Parlare di ciò che si sente è fondamentale per riprendere il controllo delle azioni.
Il modo migliore per comprendere e far comprendere il momento è sempre verbalizzare le nostre emozioni, in situazioni di tristezza, delusione, gioia, raccontarle li aiuterà a capire che non ci sono emozioni “sbagliate o negative” ma tutte hanno il diritto di essere espresse.
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